Oh voi tutti è molto che non scrivo!! ;) Come si sta senza di me? Male credo!!
Detta questa stronzata introduttiva passiamo al dunque: sto con Walter.
Come sanno i più non ho moltissima stima nel leader del partito in cui milito. Ho sostenuto Enrico Letta, non mi piacciono il buonismo e nemmeno il maanchismo, non mi esalta l'idea di un partito del leader e del popolo (mi sa troppo di berlusconiano, non fa per me). Allo stesso tempo la nuova linea impressa nella politica delle relazioni con gli altri partiti mi piace, mi convince, mi pare adeguata al duplice obiettivo di ampliare i consensi e di semplificare il quadro politico in Italia, favorendo le aggregazioni politiche degli altri partiti.
Si può infatti dire tranquillamente che l'unità dei democratici e dei riformisti ha portato all'aggregazione delle forze della sinistra radicale e all'aggregazione delle forze conservatrici.
Questo può portare ad un sistema politco razionalizzato. Non a improprie ed errate somme di partiti diversi ma ad adeguate composizioni di forse politiche similari che concorrevano/concorrono solo per orgogli di bandiera da superare o per rendite di posizione.
E il PD si sta dimostrando una forza coesa con finalità comuni, valori comuni e un piano di condivisione elevato. Mi pare un elemento che dimostra due fatti: il PD non morirà per esplosione ideologica; il PD è figlio della stranezza (anomalia si diceva una volta) italiana e che è il partito migliore per rappresentare l'area progressista di centrosinistra nel nostro assurdo paese.
Tornando alla campagna di Veltroni questa mi piace molto. I caratteri principali che vedo nella sua proposta sono moderazione dei toni e volontà di unire, di dare un'immagine non conflittuale, serena, pacata. Un'immagine di chi vuole tranquilizzare gli italiani dal punto di vista del futuro, senza dargli l'ansia di scontri ideologici e politici.
La manovra mi piace, è proiettata già nella III repubblica o, meglio, nel reale cambiamento della II repubblica (in questo senso si veda la mia idea su I e II repubblica qui).
La mia speranza è in un sistema in cui le regole del gioco siano condivise da tutti gli attori, in cui i partiti politici siano pochi e non siano troppo diversi l'uno dall'altro (in modo che se c'è alternanza non hai da scappare quando vincono "gli altri") e soprattutto in cui vi sia un nuovo dialogo tra cittadini e politica, libero da pregiudizi e amenità ideologiche.
In sostanza sto con Walter (mentre i miei profondi distinguo rimangono sull'azione interna al partito) perchè si tratta di un'azione politica coerente, proiettata nel domani e che potrebbe portare ad un nuovo sistema politico e istituzionale grazie ad una nuova fase di pace tra gli attori partitici e di conseguenza ad una maggiore stabilità e semplicità dell'offerta politica.
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Se volete leggermi o scrivermi vi prego di andare sul nuovo sito www.enricoperoni.it
lunedì 11 febbraio 2008
Sono con Walter
Pubblicato da Enrico Peroni alle 15:03
Etichette: Partito Democratico, Politiche 2008
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