NUOVO SITO

Se volete leggermi o scrivermi vi prego di andare sul nuovo sito www.enricoperoni.it

giovedì 15 novembre 2007

Le città della pedemontana e i servizi di trasporto pubblico

Ci sono diversi problemi nelle nostre città e in tutta quell'area che comunemente viene definita pedemontana e che rappresenta uno dei centri nevralgici del paese per ciò che concerne lo sviluppo economico. Si può dire che, quindi, esiste un'area che per ragioni storiche, culturali, geografiche ed economiche ha similiari necessità e, spesso, problemi molto simili; un'area che va da Bergamo a Udine, l'area del nord-est allargato, dello sviluppo impressionante degli anni 70 basato sulla piccola impresa di natura familiare ora divenuta una grandissima ed interconnessa area commerciale e industriale, centro fondamentale e realtà trainente dell'Italia e dell'Europa.
Per vocazione personale e per studi intrapresi parto sempre dal confronto nelle analisi che faccio, soprattutto se di natura sociale, economica o politica.
Vorrei, in qualche settimana, cercare di sottolineare come questa vasta area che considero cruciale per l'Italia e per l'Europa, si sta muovendo per cercare di risolvere i tanti problemi che il divenire una vasta megalopoli comporta.
Credo che per riuscire a divenire sempre piu incisivi a livello italiano e continentale serva il contributo di tutti. In questa megalopoli ogni singolo pezzettino, ogni città, ogni comune, ogni provincia, deve essere capace di indicidere e per poterlo fare deve deve puntare, a mio parere, su tre aspetti:
1. capacità di rinnovamento della multiutility comunale;
2. capacità delle categorie economiche di fare squadra e di incidere a livello di macroarea e a livello nazionale
3. capacità gestionali e visione d'insieme competente e lungimirante della classe politica.
Posso tranquillamente dire che Vicenza ha deficitato in almeno due di questi aspetti durante la giunta Hullweck in quanto questa non ha saputo ne interpretare ne pesare nelle scelte strategiche per la città del domani e ha dilapidato il capitale che era Aim.
Ma passiamo al tema centrale di questo articolo, ossia, come si legge dal titolo, i servizi di trasporto pubblico. Ritengo che un'area divisa in tante città "provinciali" che mira ad integrarsi sempre più da ogni punto di vista necessiti di infrastrutture adeguate, che non abbiamo, e in particolare di modalità semplici e veloci per favorire la circolazione delle persone, elemento decisivo in una società sempre più dinamica.
Se, poi, aggiungiamo che esiste un problema ambientale sempre più pericoloso (in tutta la pedemontana quanti giorni all'anno si sforano i limiti?) e un problema di aumento fortissimo di malati per stress capirete che pensare ancora ad utilizzare solo ed esclusivamente i mezzi privati ( e siamo il paese d'Europa con il tasso di auto per abitante piu' alto) per restare incolonnati ad inquinare le nostre città sia impensabile, soprattutto perchè avremmo le possibilità di fare mezzi pubblici efficienti, buoni e a prezzi ragionevoli.
Guardiamo, in questo senso, ad esempi concreti, che per semplicità di esposizione elencherò di seguito:
Bergamo: a fine anni 80 la provincia e il comune cominciano ad interrogarsi su un recupero delle vecchie linee ferroviarie del territorio e oggi sono in cantiere due linee metropolitane di superficie che collegheranno Bergamo ad Alzano e Alzano ad Albino. E' un primo passo per una provincia che sicuramente, a differenza di altre, ha mantenuto e rinnovato molti dei suoi servizi su rotaia.
Brescia: è il modello da seguire, a mio parere, se si trovano le possiblità. Dopo 20 anni Brescia avrà la sua metropolitana grazie ad un sindaco coraggioso, Corsini, che ha ottenuto i finanziamenti ed ha portato avanti un progetto strategico fondamentale. Città troppo piccola per un investimento cosi' corposo? Io ritengo di no, per i motivi sopra esposti di natura ambientale, sanitaria e anche logistica. Per di più spostare sotto terra il traffico di persone semplifica nettamente la gestione del sistema e velocizza nettamente i tempi, garantendo in superficie meno macchine e meno mezzi pubblici lenti.
Padova & Mestre: hanno scelto un trasporto di superficie su gomma, a Padova hanno realizzato un pezzo della prima linea (su 3) e a Mestre stanno costruendo ancora la prima linea. Sono progetti che vanno nel senso di semplificare il trasporto pubblico, renderlo più pulito, più veloce, più attrattivo per i turisti e più "intelligente".
E a Vicenza, Verona, Udine, Treviso? E della metropolitana di superficie per il Veneto orientale? Per ora parole, parole, parole...
La speranza è che l'anno prossimo venga eletto qualcuno, per lo meno a Vicenza, che su questi temi, per i motivi sopra elencati, si impegni concretamente e restaurare un servizio pubblico che, anche per colpa della vergognosa gestione di AIM, è allo fascio più completo.

Per maggiori informazioni sui progetti elencati:
METRO BRESCIA
TRAM DI PADOVA
TRAM DI MESTRE
TRAMVIA DELLE VALLI (BERGAMO)

Per chi abbia informazioni specifiche e idee su questo tema vi prego di non risparmiarvi sui commenti, è un tema centrale per me e per molti altri giovani vicentini (No, Giacomo ;) ? )


5 commenti:

Edoardo Lorenzi ha detto...

L'inquinamento ha portato ad un indebolimento del nostro organismo, ciò ha fatto sì che si moltiplichino in tutta la provincia ( e non solo ) diverse complicazioni alla salute quali: allergie, asmi e malattie legate soprattutto alla tiroide ( ad esempio la Tiroidite di Hasimoto). Di fronte a tale situazione, alle istituzioni ( in particolare Regione e Provincia )spetterebbe il compito di migliorare la qualità dell’aria, incentivando i trasporti pubblici, possibilmente tram di superficie e metropolitane, o comunque mezzi a basso impatto ambientale. Ogni paese della provincia deve svolgere la sua parte, ma finché da parte dei rappresentanti ( non della popolazione) della Regione, della Provincia e della città di Vicenza non v’è né l'interesse néla volontà politica di migliorare la situazione ambientale, si può fare ben poco.
Ci meritiamo di meglio degli attuali rappresentanti a Palazzo Trissino, alla Provincia ed alla Regione, quando un’istituzione non riesce a salvaguardare l’ambiente e la salute dei suoi cittadini essa ha fallito, per mezzo dei suoi ( attuali) rappresentanti.
Hullwek, Schneck e Galan, stanno portando al lento ma inesorabile deperimento di ciò che ci circonda, solo delle guide politiche diverse, democratiche e plurali, motivate ed interessate e che sappiano tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini possono cambiare le cose.

Sturmtruppen ha detto...

Nella nostra provincia stiamo sprofondando nello smog per i pochi mezzi pubblici messi a dispozione di noi utenti, per non parlare poi dei sistemi di risaldamento obsoleti che soppravviono in Città.
La provincia di Vicenza è la prima provincia d'Italia per morti d'infarto, il che qualcosa vorrà dire.
Le istituzioni (comandate tutte dal centrodestra) non fanno nulla per diminuire il problema, anzi riproponendo il nucleare, la forma più inquinante di combustibile.
Per me la ricetta è potenziare i servizi Pubblici di trasporto, puntare alle energie rinnovabili e camiare classe dirigente!

Sturmtruppen ha detto...

Poi ti invito a visitare il mio nuovo Blog:

http://urbemaxcelot.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

E pensare che avevamo il filobus e l'hanno tolto... ma erano gli anni '70 e all'inquinamento non ci si pensava.
Aggiungo che, secondo me, oltre al trasporto pubblico, bisogna incentivare il carpooling e la costruzione di piste ciclabili. Poi è anche una questione di mentalità, il vicentino medio prende la macchina anche per fare cento metri di strada...

Anonimo ha detto...

Aggregati ai Fermenti Democratici!!!

http://fermentidemocratici.gruppi.ilcannocchiale.it/