Scrivo solo ora, dopo una riflessione, ciò che penso a riguardo delle pesanti offese che il vicesindaco di Treviso Gentilini ha riservato all'intera comunità gay, dichiarando che dovrebbe essere fatta una "pulizia etnica contro i culattoni...".
Frasi di questo tipo sono pesantissime e pericolosissime, perchè possono incentivare fenomeni omofobici già anche troppo diffusi (come è facilmente evidenziabile seguendo la cronaca o leggendo il reportage su www.omofobia.it)
Gentilini colpisce ancora. Un personaggio nato sullo sfondo del leghismo che, come tanti altri al suo pari, fa del male al Veneto, regione che storicamente ha una vocazione all'integrazione e alla modernità e che è ora considerata chiusa e bigotta anche per via delle uscite che volentieri vorremmo non sentire di personaggi quali questo Pro-vice-exSindaco di Treviso, un uomo che fa dell'ignoranza, del razzismo, del populismo un vanto.
Mi preoccupa ancora di più che le reazioni di molti siano state abbastanza caute e che Forza Italia, per opera di Giancarlo Galan, sia riuscita a superare in laicità il Partito Democratico. Il portavoce del Governatore Veneto era alla manifestazione contro Gentilini c'era, il Partito Democratico era assente, evanescente.
Questo silenzio è assordante e preoccupante. Non si capisce perchè un partito che nasce per essere riformista e progressista non debba impegnarsi per un tema centrale di libertà e vivibilità del cittadino, un tema concreto ( il Pd non è nato per risolvere i problemi concreti della gente senza bisogno di ideologie? Non è questo che viene ripetuto?), un tema che i partiti di centrosinistra fanno proprio in tutto il mondo: la difesa della libera espressione dei cittadini e dei diritti degli stessi.
Sono preoccupato e per questo auspico che a breve arrivi qualche proposta, qualche idea, qualche parola ben spesa dai candidati alla Segreteria del PD sulla lotta all'omofobia.
Se il PD vuole essere un partito liberal e progressista non può esimersi dal considerare il popolo che il 17 Giugno al Gay Pride è sceso in piazza: 1 milione di persone. Un movimento vasto, un popolo che vuole fatti, non più parole. Fatti come la destituzione di Gentilini, una legge contro le discriminazioni e campagne contro il bullismo e l'omofobia. Perchè i cittadini italiani omosessuali sono stufi di vivere in un paese che non fa finta non esistano e non si impegna, come invece infinite volte l'UE ha chiesto, per difendere i propri cittadini che maggiormente rischiano discriminazioni.
Concludo questo mio articolo con l'invito, per chi leggerà, di firmare la petizione da inviare al Ministero dell'Interno proposta da Franco Grillini che chiede la destituzione di Gentilini e una legge contro le discriminazioni. Per firmarla basta cliccare qui.
Una delle persone che ha firmato la petizione, Ivan, ha lasciato un commento che voglio copiare per intero, perchè lo considero illuminante sulla situazione di molte persone:
"Ho scelto l'Italia per viverci. Questi fatti gravissimi offendono il popolo Italiano. In altri paesi, la persona colpevole di tale reato di razzismo e omofobia avrebbe lasciato immediatamente la vita politica, e sarebbe stata processata. Perchè questo paese che amo è cosi indietro? Perchè non riesce ad essere un paese moderno e democratico?"
NUOVO SITO
Se volete leggermi o scrivermi vi prego di andare sul nuovo sito www.enricoperoni.it
giovedì 23 agosto 2007
La vergogna Gentilini e il silenzio assordante del PD
Pubblicato da Enrico Peroni alle 17:45
Etichette: Arcigay, Gay, Laicità-Diritti, Partito Democratico
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