"Sono morti, sono morti!" Credo che in questi giorni la parola d'ordine tra i compagni socialisti e i compagni di rifondazione sia stata questa. Di chi parlavano? Ovviamente del nemico piu grande, i Democratici di Sinistra.Il giorno in cui hanno capito che veramente Piero, Massimo, Walter volevano farlo, volevano unirsi ai postdemocristiani, ad Enrico Boselli e a Fausto Bertinotti è venuto un nodo alla gola. Un nodo dovuto all'emozione.Potevano, si, potevano ora provare ad occupare quell'area che i DS avevano fatto propria per 15 anni. Potevano provare a diventare egemoni a sinistra.
Per questo prima di subito, al proprio congresso, Boselli ha lanciato una Costituente Socialista. Obiettivo profondo? Unire i socialisti, si, ma anche raccogliere una grande fetta di fuoriusciti diessini.
Bertinotti, invece, per voce dei tanti del suo fedelissimo entourage, sta da mesi costruendo un'immagine di una Rifondazione Moderna e molto moderata nell'approccio ai temi, tanto da arrivare a dire ieri che si dovrebbe ascoltare di più i militari in Libano in quanto "sono straordinariamente capaci di parlare di pace". Ormai la svolta governativa di Rifondazione è totale e l'obiettivo, in questo caso, è ancor piu ambizioso (visto i numeri di partenza) dell'intenzione boselliana. L'obiettivo è lanciare una grande sinistra nella quale la squadra bertinottiana sia egemone e sintesi delle proposte politiche. Anche qui la meta della conquista sono l'elettorato e i militanti diessini in uscita, oltre che l'acquisizione di Pdci e Verdi.
Gli scissionisti diessini sembrano lusingati da tutte queste proposte cosi' ammiccanti ma tutto sommato mancano di un elemento fondamentale per poter contare nelle future aggregazioni di sinistra,ossia di una leadership. Mussi, Salvi, Angius, buoni politici, non hanno la stoffa di guidare un movimento, di portare avanti un progetto politico senza farsi inglobare e stritolare. Nemmeno a Roma il 5 Maggio, due giorni fa, sono riusciti ad essere i veri leader, dato che Prc e Pdci hanno fatto capire che senza la loro presenza quel giorno "non c'era federazione che poteva nascere". Con il fatto che Mussi abbia detto "qui nasce un movimento, non un nuovo partito" ha fatto capire che il Ministro dell'Università non ha capito come far pesare una propria posizione politico. L'unica principale conseguenza di questa frase è quella di non porsi come leader e di donare ai due progetti socialista e comunista militanti ed elettori senza far pesare la propria storia nemmeno lontanamente.
Gli elettori, i militanti e i dirigenti della sinistra Ds hanno bisogno di sicurezze, di aggregazioni rapide, non di mirabolanti discorsi postcomunisti e per questo motivo è probabile che non seguiranno a lungo un non-leader come Mussi ma andranno autonomamente a rafforzare la Costituente Socialista o la Confederazione di Sinistra.
Abbiamo quindi due progetti politici, il socialista e il neocomunista, che intendono colmare uno spazio a sinistra, in modo in realtà molto diverso. La sinistra del PD, quindi, un'area politica non delimitata e assolutamente confusa, tanto quanto se non di piu del PD stesso, esiste una situazione estremamente incerta.
Non posso oggi fare il chiaroveggiente e prevedere che partiti nasceranno e chi vi farà parte, ma sicuramente a sinistra si giocherà nei prossimi mesi una partita per l'egemonia politica e culturale, con lanci di OPA socialiste e comuniste, con scissioni, riunioni, unioni, fondazioni e nuove divisioni. Probabilmente l'idea di tenere unita tutta "la roba rossa" che sta a sinistra del PD sarebbe il piu grande errore culturale e politico della sinistra italiana, ma dato che sarebbe un errore verrà fatto.
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lunedì 7 maggio 2007
Egemonizzare!
Pubblicato da Enrico Peroni alle 13:07
Etichette: Analisi Politica, Democratici di Sinistra, Socialismi
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1 commento:
Quanta arroganza e supponenza!
Non ti passa per la testa che è molto probabile,anzi certo, che se a sinistra non ci si unisce l'Italia sarà l'unico paese d'Europa a non avere una forza di sinistra seria,moderna,esistente?
Perchè il PD è nato e si rafforzerà come partito di centro con tendenze alla destra e non sarà certamente in grado di rappresentare le istanze del popolo della sinistra,rimasto senza una casa, a causa dell'avventurismo della maggioranza diessina che si è assunta la responsabilità di decretare la fine dell'esperienza socialdemocratica in italia.
A sinistra si sta cercando di rimediare ai vostri errori.E scusa se è poco...a quando l'alleanza con FI?
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