Sinistra Giovanile Vicenza - Comunicato Stampa per l'adesione alla Manifestazione del 17 Febbraio
La Sinistra Giovanile di Vicenza ribadisce la propria contrarietà alla base militare americana al Dal Molin e crede che le responsabilità principali stiano in coloro che hanno ideato, portato avanti, sostenuto e allo stesso tempo nascosto alla cittadinanza il piano della nuova base, ossia il Sindaco Hullweck e il precedente esecutivo Berlusconi e in particolare l’ex Ministro della Difesa Martino.
Allo stesso tempo, però, riteniamo profondamente sbagliata la decisione del governo Prodi di autorizzare il progetto. La decisione è stata presa in modo elitario e non si è intavolata una discussione con la cittadinanza, il Parlamento, parti dello stesso governo. Inoltre la metodologia di comunicazione della scelta, avvenuta da un paese estero, ha lasciato parecchio a desiderare.
Nonostante la scelta paia definitiva crediamo fortemente che la battaglia affinché la base non venga costruita sia da combattere, pacificamente e democraticamente, fino all’ultimo momento.
Non possiamo esimerci dal fatto di essere una forza pacifista. Una forza che faccia una politica che ponga il confronto, la discussione, la dialettica, il dibattito con i cittadini come un fine fondamentale della propria azione. Ascoltando i cittadini di Vicenza, infatti, è palese che la città è a grande maggioranza contro la base.
Crediamo, per questo motivo, sia decisiva l’adesione alla manifestazione nazionale, insieme all’Ulivo e a tutti i partiti dell’Unione, del 17 Febbraio 2007 a Vicenza contro la base, in collaborazione e sulla base della piattaforma che hanno proposto Arci, Cgil e Comitati del NO al Dal Molin
In secondo luogo crediamo che il referendum istituzionale sia ancora la soluzione migliore. In alternativa riteniamo positiva anche la proposta di un referendum indetto dai Comitati, qualora perdurasse l’ostracismo politico del Sindaco di questa città, che continua a ferire la democrazia non ascoltando la richiesta dei cittadini di potersi esprimere su una scelta cosi’ importante.
Auspichiamo che qualora la partecipazione alla manifestazione e al referendum siano massicce il nostro Governo prenda atto delle scelte della popolazione vicentina e da queste valuti attentamente la scelta operata.
La Sinistra Giovanile di Vicenza ribadisce la propria contrarietà alla base militare americana al Dal Molin e crede che le responsabilità principali stiano in coloro che hanno ideato, portato avanti, sostenuto e allo stesso tempo nascosto alla cittadinanza il piano della nuova base, ossia il Sindaco Hullweck e il precedente esecutivo Berlusconi e in particolare l’ex Ministro della Difesa Martino.
Allo stesso tempo, però, riteniamo profondamente sbagliata la decisione del governo Prodi di autorizzare il progetto. La decisione è stata presa in modo elitario e non si è intavolata una discussione con la cittadinanza, il Parlamento, parti dello stesso governo. Inoltre la metodologia di comunicazione della scelta, avvenuta da un paese estero, ha lasciato parecchio a desiderare.
Nonostante la scelta paia definitiva crediamo fortemente che la battaglia affinché la base non venga costruita sia da combattere, pacificamente e democraticamente, fino all’ultimo momento.
Non possiamo esimerci dal fatto di essere una forza pacifista. Una forza che faccia una politica che ponga il confronto, la discussione, la dialettica, il dibattito con i cittadini come un fine fondamentale della propria azione. Ascoltando i cittadini di Vicenza, infatti, è palese che la città è a grande maggioranza contro la base.
Crediamo, per questo motivo, sia decisiva l’adesione alla manifestazione nazionale, insieme all’Ulivo e a tutti i partiti dell’Unione, del 17 Febbraio 2007 a Vicenza contro la base, in collaborazione e sulla base della piattaforma che hanno proposto Arci, Cgil e Comitati del NO al Dal Molin
In secondo luogo crediamo che il referendum istituzionale sia ancora la soluzione migliore. In alternativa riteniamo positiva anche la proposta di un referendum indetto dai Comitati, qualora perdurasse l’ostracismo politico del Sindaco di questa città, che continua a ferire la democrazia non ascoltando la richiesta dei cittadini di potersi esprimere su una scelta cosi’ importante.
Auspichiamo che qualora la partecipazione alla manifestazione e al referendum siano massicce il nostro Governo prenda atto delle scelte della popolazione vicentina e da queste valuti attentamente la scelta operata.
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