Ci sono simboli che appartengono a tutti e che per periodi, più o meno lunghi, parti della società fanno propri.
Per 30 anni il tricolore è stato il simbolo dei fascisti, poi c'è voluto un grande politico ma soprattutto uno straordinario uomo, il Presidente Pertini, per restituirlo a tutti gli italiani, per restituire la bandiera della Repubblica a chi la viveva e a chi credeva in quella repubblica, non lasciandolo in mano a quei quattro scalmanati che la usavano come simbolo di divisione e non di unità.
Succede, da 20 anni, la stessa cosa con la bandiera del Veneto, una bandiera che significa poche, semplici cose: un popolo aperto al mondo e al dialogo interculturale, una repubblica (in tempo di signorie) capace di essere fortissima promotrice di cultura, commercio, tecnologia, sviluppo.
Da quando la Liga Veneta, nel 1981, ne ha fatto un suo vessillo, recuperandolo dal dimenticatoio di un popolo che l'aveva probabilmente, sbagliando, ancorata alla storia, è diventata anche questa bandiera per dividere, bandiera per separare, bandiera per escludere.
No, il leone significa inclusione, libertà, fratellanza, solidarietà tra veneti e con tutto il mondo.
Sarebbe bellissimo che ritornasse al Veneto, che ritornasse al popolo veneto il proprio vessillo.
Viva il Veneto! Viva San Marco!
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mercoledì 28 novembre 2007
La nostra bandiera
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7 commenti:
IL LEONE DI SAN MARCO
Il simbolo di san Marco è il leone alato, perché inizia il suo Vangelo con la voce di san Giovanni Battista che, nel deserto, si eleva simile a un ruggito, preannunciando agli uomini la venuta del Cristo.
Il leone di san Marco viene rappresentato in più modi: "andante", cioè in piedi sulle quattro zampe, come se camminasse, e con un libro aperto sotto una zampa con su scritto Pax Tibi Marce Evangelista Meus; oppure in "moleca", cioè rannicchiato.
Dato che san Marco Evangelista è il patrono di Venezia, la Serenissima ha assunto il leone di San Marco come proprio simbolo. Per Venezia, anche il libro diventava un simbolo: di pace, quando era rappresentato aperto, di guerra, quando era rappresentato chiuso. sempre in tempo di guerra il leone poteva essere rappresentato senza il libro ma con una spada.
Pertanto ritengo il Leone sia simbolo del dominio di Venezia, come al tempo le aquile lo erano di Roma imperiale. Ed invero le aquile a livello simbolico occupano il posto dei leoni nel regno alato.
Attenzione a confondere la moderna repubblica democratica con la repubblica oligarchica della Serenissima. Su tutte quelle belle caratteristiche che rappresenta son d'accordo: i veneziani erano uno dei popoli più aperti alle novità e agli stranieri, ma anche qua, attenzione a non fare affrettate confusioni: quelle caratteristiche appartenevano ai veneziani, non ai veneti di terraferma, che fino a metà del Novecento sono stati uno dei popoli più arretrati d'Italia, economicamente e culturalmente.
No, caro stefano. Il veneto di terraferma era molto prospero fin dal medioevo. La crisi è iniziata a partire dal 1710... prima i contadini o gli artigiani della repubblica di venezia stavano meglio dei contadini o degli artigiani che abitavano in altre parti d'europa perchè la nobiltà veneziana, per limitare la nobiltà locale di terra ferma, difendeva alcune prerogative dei popolani. Su questo c'è una ampia documentazione ;)
sarò rozzo,ma te lo lascio
La ringrazio per Blog intiresny
La ringrazio per Blog intiresny
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