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lunedì 26 novembre 2007

Basta con la violenza omofoba

L'altro ieri un ragazzo di 20 anni a Bari è stato bersaglio di un violento pestaggio da parte di 5 coetanei solo ed esclusivamente perchè omosessuale.
Le profonde discriminazioni contro gay e lesbiche in questo paese sono un reale problema sociale, troppo presente e forte in una società che si vuole dire civile e moderna. E' vergognoso il fatto che le opinioni di certi politici profondamente omofobi spingano nella direzione di un netto aumento delle discriminazioni nella società.
Non è, infatti, ammissibile che sia concesso che un sindaco di una città di 100000 abitanti, Treviso, possa dire impunemente che "bisognerebbe fare una pulizia etnica dei culattoni", che ministri della repubblica del precedente e dell'attuale governo sputino sentenze di una omofobia lacerante (da Calderoli alla Bindi, con le dovute differenze).
A differenza, quindi, di una realtà europea in cui l'omofobia, sicuramente ancora forte nelle persone più adulte e in certi strati della popolazione, viene stigmatizzata e condannata dalla classe politica, ci troviamo in Italia con una classe politica che offende, attacca, non si scusa e infine sembra quasi non interessarsi dei fenomeni di omofobia evidente, come quello di Bari.
Ci troviamo, proprio per questo, con un disegno di legge sull'estensione della legge Mancino ai reati d'odio perpetrati contro le persone per il loro orientamento sessuale e identità di genere bloccato dal Dicembre 2006 in parlamento, che è stato stralciato e che potrebbe essere inserito nel pacchetto sicurezza ma che ha una profondissima opposizione nei gruppi parlamentari di Lega Nord ed Alleanza Nazionale, che sembrano non interessati a punire maggiormente dei criminali che picchiano e offendono dei cittadini solo per una loro condizione.
Speriamo che la Sinistra continui a spingere perchè venga approvato in fretta questo progetto di legge e che il Partito Democratico incentivi la proposta con un sostegno forte e deciso. Dopo questo ultimo fatto non farlo sarebbe confermare una paura che la comunità omosessuale italiana si ripete ogni giorno, ossia che il Partito Democratico, a differenza degli altri partiti progressisti europei con un deciso profilo riformista, non sia capace di difenderci dagli attacchi di quella parte di società omofoba che ripetutamente spunta fuori. I dubbi, d'altronde, non sono casuali:ad Agosto l'attacco di Gentilini alla comunità gay - che ho citato sopra - non è stato nemmeno commentato dal PD.
Speriamo decisamente che qualche segno in controtendenza giunga Mercoledì in cui vi sarà la prima riunione dei gay democratici a Roma e a cui parteciperà un senatore del PD ma anche e soprattutto dalle azioni reali in Parlamento e nelle realtà locali. Per questo secondo aspetto c'è da dire che moltissimi comuni retti da maggioranze democratiche stanno approvando leggi contro le discriminazioni di natura omofobica e soprattutto leggi che tutelino le coppie di fatto (i cosidetti PACS alla padovana).
Democratici, facciamo qualcosa di riformista, difendiamo i diritti dei singoli e delle coppie omosessuali, come tutti gli altri partiti socialisti e liberali in Europa.

il cannocchiale

3 commenti:

Jeff Hawke ha detto...

D'accordissimo. Hai dimenticato di ricordare il ruolo della chiesa cattolica in tutto ciò,che tiene ancora una posizione ambigua se non oscurantista e medievale sull'omosessualità. Anche una sua presa di posizione farebbe bene. Ma queste son più che altro pie speranza

Anonimo ha detto...

Questo deve essere un passaggio, perchè da difendere sono i diritti individuali all'autodeterminazione.
Democratico sarà il momento in cui non dovremo più prevedere quote per donne, omosessuali, transesuali, vecchi, biondi, vegetariani, buddisti, indiani, ecc. ma solo valuteremo la persona.

Anonimo ha detto...

a ste, ma che posizione ambigua tiene la chiesa?