Michele Breveglieri candidato a Verona contro l'omofobia

Dirigente Arcigay di Verona si candida al Consiglio comunale scaligero

da l'Ansa di martedì 20 marzo 2007


Dopo Padova, Verona. L'Arcigay scende in campo nella citta' scaligera con un proprio candidato alle prossime amministrative con l'obiettivo di introdurre anche a Verona i 'Dico alla padovana', i certificati che riconoscono la famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi.

Michele Breveglieri si presentera' come indipendente nella lista dei Verdi e il primo sponsor della sua candidatura e' proprio il presidente regionale di Arcigay Veneto Alessandro Zan, il consigliere comunale appena dimessosi dai Ds che a Padova ha promosso la mozione sull'anagrafe delle coppie di fatto. Ma l'Arcigay non si nasconde che Verona e' certamente piu' difficile da 'espugnare' perche', sottolinea Zan, 'e' l'unica citta' d'Europa che ha adottato una mozione, approvata nel '95 e tuttora valida, omofoba e razzista'. Se sara' eletto, il primo obiettivo del candidato dell'Arcigay e' proprio quello di annullare la mozione del '95, secondo la quale l'omosessualita' 'contraddice la stessa legge naturale' e che pertanto impegna l'Amministrazione comunale 'a non deliberare provvedimenti che tendano a parificare i diritti delle coppie omosessuali a quelle delle famiglie 'naturali' costituite da uomo e donna'.

L'unico modo per cancellare la 'mozione-vergogna' - spiega Zan - e' approvarne un'altra 'che rispetti i principi della Costituzione e della Carta europea dei diritti'. Ma nel suo programma Breveglieri, che e' un dirigente dell'Arcigay di Verona, ha altri due punti: l'inserimento nello Statuto del Comune del principio di non discriminazione in base all'orientamento sessuale e all'identita' di genere a tutela di gay e transessuali e l'istituzione di un Ufficio contro ogni discriminazione fondata su razza, etnia, inclinazioni sessuali, ecc. 'Vogliamo riportare a Verona - spiega Zan - un clima di maggiore rispetto verso le differenze'.

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